
...E finalmente ci spostiamo al secondo capitolo di questo titanico corso sperimentale di sgenggiatura, il quale ha riscosso gran successo tra i 4 gatti (randagi)\5 manzoniani lettori che lo seguono a tempo perso! Lo so, molti hanno abbandonato queste pagine perchè non sopportavano più il dolore a prezzo della cultura -e vedere le proprie storie preferite costellate di piccoli o grandi difetti di trama; ma questo è la regola: soffrire per l'arte! Tanto più la conoscenza di una materia è profonda, tanto più sono visibili e cupe le ombre dell'ignoranza in merito! Nulla è possibile contro di questo: la vostra più grande estasi sarà pure la fonte del vostro più crudele tormento, in proporzione ad un'equazione personale per ognuno di noi... Per il pessimista sarà: tormento = 3 x estasi^2 -il che sta a significare che per lui il gioco non vale mai la candela. E per voi?
Dopo questa stronzata (lanciata così, solo per vedere quanti di voi si accingeranno ad indagare matematicamente il proprio equilibrio gioia\dolore -cioè nessuno), cominciamo la nuova lezione! Leeeeeeeet's go!!!
Abbiamo spesso parlato di "struttura" di una storia... Ma cosa si intende con essa? Semplicemente il suo sviluppo narrativo durante un arco temporale! E così come gli esseri viventi maturano secondo dei gradi di sviluppo, analogamente accade in una sceneggiatura -attraverso 7 passi (steps) chiave che ne formano il suo nucleo, il suo DNA. Notate bene: a causa della centralità che questi rivestono all'interno della vostra trama, non possono in alcun modo essere imposti arbitrariamente dall'esterno (come la forzata struttura in tre atti), ma devono essere già connaturati nella trama stessa; e dato che prendono spunto dalla vita umana, sono steps indispensabili per il successo della vostra storia (poichè rappresentano il cammino obbligatorio dell'uomo che vuole superare un ostacolo\risolvere un problema e raggiungere un obiettivo)!
Ora vi faccio fare la conoscenza dei 7 steps; ecco a voi:
1. La debolezza ed il bisogno 2. I Desideri 3. L'avversario 4. Il piano 5. Lo scontro 6. L'autorivelazione 7. Il nuovo equilibrio Indovinate qual è il punto di partenza per ricavare questi 7 punti? Esatto, la nostra premessa drammaturgica -a dimostrazione che è servito soffermarci un po' su di lei! Cominciamo ad esaminarli uno per uno.
1. La debolezza ed il bisogno. Abbiamo già visto che il nostro eroe, ad inizio storia, presenza uno o più punti deboli. In lui c'è un enorme vuoto interiore e una così insoppotabile e scomoda sofferenza che deve uscirene ad ogni modo, o non vive più! Ecco che qui nasce il
bisogno -ossia quel qualcosa da soddisfare per ottenere un miglioramento della qualità della vita. In genere, si tratta superamento delle proprie debolezze ed il cambiamento che ne consegue.
Ricordate
Tootsie? Se non lo ricrodate, vuol dire che non avete letto un cazzo delle dispensa precedenti! La debolezza di Michael era quello di essere arrogante, egoista e bugiardo. Quale potrebbe essere il suo bisogno? Quello di vincere la sua arroganza e di smettere di mentire alle donne usandole come mezzi per i suoi scopi.
Come vedete da questo esempio, il
bisogno è qualche cosa di diverso da un
desiderio. Il desidero di Michael è quello di diventare un attore di successo, quasi con ogni mezzo, ma ciò non significa che esso sia il suo più intimo bisogno, ciò di cui necessita veramente (poichè non sempre l'uomo conosce ciò di cui necessita veramente -ostinadosi su traguardi sbagliati che lo portano a maturazioni negative o all'autodistruzione). Possiamo tranquillamente dire che Michael ignorava totalmente il suo bisogno, e che lo scopre mentre rincorre i suoi desideri; e così deve essere!
Se il protagonista è già consapevole della natura di ciò che necessita dall'inzio, la storia è già bell'e finita! Dovrebbe invece scoprirlo al momento dell'autorivelazione (punto 6.), a fine storia, a seguito di mille peripezie, scalate, legnate, dolori, avventure, ostacoli.
Il bisogno è indispensabile in una storia -da esso si ricavano i restanti 6 passi chiave. Inoltre, ogni personaggio ha due tipi di bisogno: quello psicologico e quello morale; il
bisogno psicologico (presente in quasi tutte le storie) rappresenza la necessità del protagonista di superare alcune gravi debolezze -e, sostanzialmente, ricade solo su di lui- mentre il
bisogno morale (presente solo nelle storie migliori) gli si affianca, mostrando le conseguenza che le azioni dell'eroe hanno su prossimo -sia negative che positive. Infatti, quest'ultimo tipo di bisogno nasce proprio quando qualcuno subisce gli effetti negativi delle azioni del personaggio principale (e ciò succede spesso nei film che hanno per protagonisti gli avvocati -chissà come mai? ;D)
Pensate ad un film come
L'avvocato del Diavolo. Il protagonista desiderava il successo lavorativo e la ricchezza; nel grande universo lavorativo degli avvocati nel sistema giudiziario americano, la strada per il successo è vincere cause impossibili riuscendo a mandare a piede libero persino i peggio delinquenti. Come vi sentireste voi a sapere che siete riusciti ad ottenere la libertà ad un criminale che presto tornerà a stuprare o uccidere? Cerchereste di sopprimere i rimorsi di coscienza dicendovi che è il vostro lavoro o non ne sareste in grado? Altri film di avvocati più incentrati sulla commedia come
Bugiardo bugiardo mostrano comunque un bisogno morale del protagonista (quasi come se questi fosse d'impiccio per la sua vita lavorativa e non, all'inizio). In ogni puntata di
Ally McBeal i casi che capitavano nello studio legale erano tutti provvidenzialmente utili per la maturazione della protagonista in una vita da single che oscilla tra tempeste di sesso, fantasiaed amore.
Un protagonista con un bisogno psicologioco e morale ha uno spettro d'azione più ampio di chi ha solo il bisogno psicologico: compiendo azioni che non hanno effetto solo su di sè ma effetti su altri personaggi il pubblico ne rimarrà maggiormente coinvolto. In più, il bisogno morale umanizza il vostro protagonista, senza renderlo nè un perfettino nè una vittima (casi letali per una storia -per la credibilità o per la prevedibilità).
Ora parliamo di un elemento importante nella storia che non appare nei 7 steps -solo perchè implicito in questo primo punto: il problema.
Ogni erone ne ha uno. È quel momento critico iniziale del quale il protagonista è ben consapevole ma alla quale non sa porre rimedio. Ciò che gli fa bruciare il culo, insomma! La manifestazione esteriore della sua debolezza, la sua emersione... e la spinta iniziale della vostra storia.
Il problema deve essere semplice e cricoscritto.
In
Tootsie, quale è il problema? La debolezza di Michael è che è arrogante; a questa ragione nessuno è disposto ad assumerlo per una parte teatrale o televisiva nonostante sia un ottimo attore. Bel problema! Come fare a trovare un'occupazione nel mondo dello spettacolo (l'unico che lavorativamente conosce e per cui è portato e preparato) ora che gode di questa pessima fama?
Passiamo ai consigli tecnici per definire un bisogno morale (evitando di confonderlo con quello psicologico).
Per elaborare un bisogno morale al vostro protagonista esistono due modi, ed entrambi partono da una derivata del bisogno psicologico.
Nel primo si individua una debolezza psicologica, si ricava da essa un tipo di azione immorale che potrebbe derivarne ed infine trovare una debolezza morale ed un bisogno morale che sono all'origine di una simile azione. Esempio (inventato al momento dal sottoscritto): un ragazzo si innamora di una ragazza, ma non riesce a dichiararsi per la paura matta di un rifiuto. Un classico da soap scolastica jappo! Ha paura di manifestare i propri sentimenti e di soffrire, ergo li maschera dietro un'atteggiamento scontroso e menefreghista nei suoi confronti (non vorremo mica lasciare qualche indizio per farle capire che gli piace!). Da questa debolezza piscologica -che porta alla debolezza morale di chi vorrebbe amare, ma non è sincero- potrebbe scaturire un'azione immorale che vada a ledere in qualche modo proprio la ragazza dei suoi sogni -tipo lasciare che un ragazzo la importuni mentre ella non si oppone, spaventata. Ovvio che il bisogno morale del personaggio diventa essere sincero con sè e con lei, dimostrando tramite il coraggio di esporre i propri sentimenti per lei l'intenzione autentica di amarla, agendo in tal senso in ogni situazione.
Nel secondo si amplifica un punto di forza fino a farlo diventare un'ossessione, prendendo un valore in cui crede il presonaggio e trasfromandolo nel suo opposto. Esempio (sempre inventato da me or ora): un ragazzo che crede ciecamente nei valori dell'amore e si impunta con una ragazza (ancora!). È quella giusta, siamo spiriti affini, anime gemelle, è la tipa del delfino -ehm, cioè, volevo dire: destino (chi coglierà la citazione?)... Tutte le varie cazzate che sull'amore si dicono ed ormai sono luogo comune! Lui desidera scremarle tutte, per amare quella che è convinto essere la fanciulla dei suoi sogni in maniera pura e vera (poichè se c'è il vero amore, esisterà pure un falso -e mai vorrebbe invischiarsene). Ciò diventa in lui un'ossessione -specie se lei non ci sta, od è innamorata del suo miglior amico o del suo peggior nemico; non dico sfociare nella gelosia (poichè non è sintomo dell'amare), non dico fare stalking o minacciare di ammazzarsi se lei non starà insieme a lui (perchè non la metterebbe mai in una situazione d'angoscia), ma di sicuro finirà per precludersi molte altre occasioni, non-amando altre persone intorno a lui che avevano bisogno. Se poi poniamo che questo ragazzo arriva a cercare d'essere quel che non è per piacere alla sua lei, è facile trovare dei personaggi che da questo ne rimarrano feriti, delusi, scottati... Questo succede quando si offre al prossimo la propria commedia anzichè se stessi (e ciò è contro il valore dell'amore). Oppure, possiamo vedere questo ragazzo autoinfliggersi grandi sofferenze a causa della sua ossessione amorosa, dimostrando di non amare la propria persona (anche questo opposto al valore dell'amore inteso come: ama gli altri come te stesso). Il bisogno morale sarebbe quello di trovare un equilibrio in questo valore che, se esaperato, si trasforma in mille sfumature del suo opposto.
Ok, io mi sono messo in gioco con questi due esempi sciocchi (sperando di aver reso l'idea)... Ora provateci voi! Trovate i bisogni psicologici e morali partendo dalla debolezza del vostro personaggio (che già dovreste aver ricavato della lezione scorsa), individuate un problema semplice e circoscritto e vedete quante idee possono venirvi per la spinta inizale della vostra storia!
Orignal From:
Anatomia di una scenggiatura - I sette steps 1
Continua...