La lunga sotria del gioca quando e dove vuoi (parte 2)
La vita per Nintendo non era più così facile come all'inizio. Benchè contenute, le vendite delle edizioni del Wonderswan erano anch'esse sostenute. Già nel 2000 l'avvento del Wonderswan Color (che rincarò nel 2002 con lo SwanCrystal, purtroppo definito da molti il "Canto del Cigno" di questa console -nonostante le potenzialità incredibilmente superiori alla concorrenza) e del Neo Geo Pocket Color (SNK) avevano rappresentato un problema per la grande N.
Fra le altre compagnie "avversarie" si schierò poi anche NOKIA, la prima a produrre una console portatile, il N-GAGE, in grado non solo di essere utilizzato per giocare, ma anche ascoltare musica mp3, radio e telefonare. Il prodotto ebbe però vita breve, anzi brevissima, per una grave carenza di titoli, per la scomodità dell'apparecchio durante le chiamate e per la limitata durata della batteria.
C'era inoltre un'altra grave restrizione delle console Nintendo, ed era rappresentata dallo schermo. Fino all'Advance, gli schermi avevano bisogno di una illuminazione perché fosse possibile giocare, il che restringeva di molto il "campo d'applicazione" della console a livello di luoghi e di periodi del giorno. Questo fattore ottiene un ulteriore peso se si conta che, già nel 1989, la Atari aveva rilasciato il Lynx, una console portatile (di scarso successo) che aveva gli schermi retroilluminati.
Si arrivò quindi nel 2003 alla versione SP del Game Boy Advance, con uno schermo richiudibile che riduceva considerevolmente l'ingombro rappresentato dalla console.
Molti ritennero questa la versione più riuscita della serie Game Boy, che non lasciò alcuno spazio sul mercato per i diretti avversari del periodo: il Timetop Gameking, il Topwave Zodiac e il Nokia N-GAGE QD (tutti e tre rivelatesi di breve vita per i problemi che ormai ho ripetuto fino alla nausea @_@).
E qui arriviamo a quelli che sono i limiti delle conoscenze bimbominkiose sulle console portatili.
Infatti la Nintendo, ormai padrona di questo mercato, dovette fronteggiare SONY (il primo Sonaro che inneggia o flameggia me lo mangio a colazione; ed a me piace la carne fresca). La compagnia, ormai padrona nel settore console casalinghe, aveva provato già in passato a inserirsi nel mercato delle console portatili con la PocketStation, una miniconsole risalente al 1999 dalle potenzialità particolarmente elevate: in grado di leggere i giochi PS1 e PSX e di essere usata come memory card per lo stesso Sistema PS, presentava feature assolutamente nuove (per l'epoca), come l'orologio in tempo reale e la comunicazione tra infrarossi (questa già presente nei Game Boy Color, ma non voglio certo dire che abbiano copiato). Unico problema della console? Ovvio, non uscì mai dal Giappone!
Con la PSP invece SONY contagiò il mondo, proponendo una console le cui potenzialità erano di netto superiori non solo alla versione più recente della controparte Nintendo, il DS (parlo anche di quella, tranquilli), ma anche della sua ultima console casalinga, la PS2, come la lettura di immagini, video in MP4, audio in MP3 e un accesso tramite Wi-Fi integrato a uno store online. L'UMD, il supporto di nuova generazione studiato per la console, permetteva la lettura di file decisamente corposi, che non necessariamente dovevano essere giochi, ma addirittura film.
Che dire se non che questa console fu un successo? Niente. Le uniche pecche riscontrate furono l'assenza del secondo analogico, la scarsa durata della batteria e la scarsa luminosità dello schermo (cosa che, come sappiamo, poi SONY c'ha fatto pagare =_=).
Nintendo, da parte sua (forse non ancora in grado di ribattere alla pari sul piano tecnologico), decise di procedere per gradi, lanciando due console diametralmente opposte: da una parte la Nintendo DS, prima console che si avvaleva di ben due schermi (di cui uno touch screen) e che aprì una nuova frontiera nel gioco portatile -anche se a livello di hardware si dimostrò carente nei confronti di SONY; dall'altra, temendo l'insuccesso della DS, rilasciò il Game Boy Micro, la console portatile più piccola mai uscita; essa era in grado di leggere solo giochi-cartucce Game Boy advance -contrariamente all'advance ed all'SP, le quali erano pienamente retro compatibili con l'intera serie; bella fregata, eh?
Alla fine la DS trionfò, mentre il Micro risultò essere un mezzo flop -principalmente apprezzato per la compattezza e skin intercambiabili, odiato per tutto quanto il resto.
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Eh? Perché ho lasciato un buco?
Beh ragazzi, perché per tre anni non è accaduto niente! Niente che sia degno di essere scritto da me almeno; infatti in questo cupo periodo si è potuto assistere solo a un continuo aggiornamento delle console, su entrambi i fronti. E qui SONY diede il peggio di sè... Datemi del Nintendaro, del boxaro, anche del comunista se volete; ma è così! Le versioni successive di PSP presentavano tutte le stesse caratteristiche in più: uno schermo più luminoso, una maggiore velocità di caricamento e un peso ridotto. Il risultato? Una console iperluminosa, leggera e con una batteria con un tasso di mortalità superiore a quello di un paese del terzo mondo.
Il Face-Off tra Nintendo e SONY avvenne nel 2008, quando entrambe rilasciarono due versioni "rivoluzionarie" delle loro console.
La prima, con il DSi, rese la sua console più utilizzabile al di fuori dei classici giochi con l'implementazione di due fotocamere, uno slot per SD e vari programmi quali un editor per le foto ed uno per ascoltare, modificare e registrare tracce audio. Inoltre, l'innovazione migliore era rappresentata dall'apertura di uno store online da cui poter scaricare varie applicazioni.
SONY, probabilmente per controllare la possibile reazione del pubblico a un prodotto diametralmente nuovo, rilasciò la PSP Go; la console era più piccola dei modelli precedenti, grazie ad uno slide che nascondeva i tasti e all'assenza del lettore UMD -sostituito da un sistema di download dallo Store (azione voluta per contrastare l'hacking delle console SONY che, moddate, permettevano di far girare i giochi scaricati illegalmente dal web). Che dire allora, tutto rose e fiori no? NO!!!!! Perché? Perché il prezzo di questa console era improponibile, e perché sullo store non era presente neppure la metà dei giochi rilasciati tramite UMD! E quelli che avevano i giochi su UMD e li volevano sulla loro Go? Eeehhh, dispiace……
Arriviamo quindi ai giorni nostri, in cui Nintendo è tornata a farsi sentire grazie al prossimo (o almeno così mi piace immaginarlo) rilascio della 3DS, che, oltre al touch screen, aggiunge un sistema 3D avveniristico che non richiede l'uso di speciali occhiali, ed un processore completamente rinnovato che, secondo voci attendibili (no, non è vero, ma ormai sappiamo che è così) sarà in grado di sviluppare una potenza grafica superiore a quella del GameCube.
Questa meravigliosa (per me, si intende) notizia, affiancata da una mancata risposta da parte di SONY, sembra far presumere un ritorno di Nintendo sul trono del portatile -anche se è ancora presto per cantar vittoria alla grande N.
In conclusione, beh….non saprei, devo dire che mi è venuta un po' di nostalgia. Ritornare a ricordi ancestrali di un periodo che mi sembra ormai vecchissimo mi ha fatto sentire di nuovo il fasto dei tempi andati, ovviamente associato al suono di una console portatile.
Quella di queste piccole periferiche è una storia lunga e tortuosa, dove in molti hanno combattuto,ma solo pochi hanno ottenuto la vittoria, dove tecnologie sempre superiori, ad un ritmo molto maggiore delle console fisse, si sono susseguite nel tentativo di raggiungere una perfezione che sembra tutt'ora assai lontana.
Datemi del sentimentalista se volete, ma la mia vita videoludica è andata avanti con le console portatili, ed è così tutt'oggi. Ecco perché non mi serve più di un secondo per mandare in un brutto posto chi le bistratta per la scarsa qualità grafica o altro. Le periferiche portatili sono parte integrante della storia dei videogiochi, sono l'esempio migliore del principio secondo il quale "più è avanzato, più è riuscito" (ovviamente DS a parte, anche se lì ci hanno messo lo zampino i pirati con le loro flash card illegali), e per questo non vanno dimenticate, dalla prima all'ultima.
Ve lo scrive uno che possiede tutta la serie dei Game Boy, DS, un Neo Geo Pocket e tra un po' anche un Wonderswan color, e che se gli regalassero una PS4 (sì, ho scritto bene) la venderebbe per prendersi altri elementi di questa lunga e combattuta "Stirpe" di console.
Kurtz Softair
Orignal From:
Videogame History: le console portatili (2)
Continua...