venerdì 2 aprile 2010

Che cos'è un VG?


Che cos'è un videogioco? La domanda potrebbe sembrare cretina se non fosse per un game che ci ha sbattuto in faccia questo dilemma: Heavy Rain!

Poche balle: la creatura della quantic dream ha segnato -nel bene o nel male- una svolta epocale.
Se un tempo il free roaming -la libertà totale di muoverci dove ci pare in una città grande come New York all'interno di un gioco- ci causava una serie di orgasmi spontanei, ora ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di arbitrio che permette la manipolazione degli eventi narrati; ogni scelta porta ad una conseguenza, ogni conseguenza indirizzerà la trama del gioco verso differenti sviluppi, per dei veri e propri universi paralleli.
Ragazzi, non è poco! La totale libertà di muoversi all'interno della narrazione è sempre stato il limite di ogni opera videoludica -ed il punto di maggior forza di un GdR cartaceo diretto da un buon master.
Heavy Rain ha tentato di andare oltre questa restrizione naturale, e nonostante i confini materiali da "libro game" che sempre avrà (poichè ci porrà sempre un certo numero di opzioni di scelta già pre-programmate), ha portato novità nell'industria dei VG, dando origine a qualche cosa di tanto originale da essere definito "diverso".
Talemente diverso che la gente si è chiesta: ma è dunque un videogioco?
Così, ad onta di tutti gli articoli riguardo a HR che lo definiscono un non-gioco od un film interattivo, io mi sono dato delle risposte.

Penso che in un videogioco coesistano due forze: una narrativa ed una interattiva. Queste possono essere miscelate in maniera diversa in base alla tipologia di gioco, ma coesistono sempre. Ergo, secondo tale definizione, ogni videogioco potrebbe essere definito come un film interattivo! Se poi ripercorro con la memoria tutta la mia carriera da "Player 1 (insert coin)" vedo come, in principio, il videogioco era quasi unicamente interattivo e la storia faceva solo da contorno (salvo qualche eccezione), mentre oggi -grazie forse a mezzi più potenti- la narrazione acquista sempre più spazio ed ha l'arduo compito di appassionarci, invogliarci a risolvere i misteri posti per noi dai programmatori e non meno importante- ad emozionarci.
"Dannazione Zuma, allora... Per te, questo benedetto HR, è un gioco o no?"
Assolutamente sì! La differenza sta nel fatto che interazione e narrazione si fondono; scegliere una "strada" o un "approccio" durante le fasi di gameplay non è una novità di per sè, ma in questo caso, a causa di questa "fusion materia", questa si porta appresso anche tutta la storia. Heavy Rain è un videogioco perchè io non subisco passivamente degli eventi, ma sono colui che decide come e se affrontarli; io non subisco un'indagine, ma ne decreto il successo od il fallimento; il mio intuito e le mie capacità (non tanto quelle dell'avatar) mi permettono di cogliere o meno i particolari; la mia intelligenza è il principale mezzo con cui vaglio le mie opzioni di scelta, trascinandomi dietro anche gli errori -senza arrivare per forza al GAME OVER perchè sono uscito dai binari della sceneggiatura del gioco.

Questo è il compito di un videogome: renderci parte attiva della narrazione tramite l'interazione! Heavy Rain lo fa.
A volte viviamo una storia scritta per noi,
a volte noi facciamo quella storia come ci pare -muovendoci in un universo appositamente creato per noi.
E voi, cosa pensate che sia un viedogioco?

P.S. Mi è venuto in mente un VG che non era tale, un VG dove la parte interattiva era una seccatura inutile in mezzo ad una storia tutto sommato appasionante.
Chi di voi ha "giocato" a Dreamfall -sequel di The Longest Journey?



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giovedì 1 aprile 2010

Tra finzione e realtà

Ultimamente si assiste sempre più ad eventi videoludici o fumettistici più o meno famosi o adeguati e sempre più spesso si possono incontrare persone "travestite" da qualche personaggio a noi familiare che esso faccia parte dei fummeti, dei cartoni o dei videogiochi. Tale espressione si chiama come sicuramente già saprete Cosplay.
La domanda che mi sorge spontanea ogni volta che vedo un cosplay è "ma cosa porta una persona a volersi identificare ad un personaggio al punto da travestirsi come lui o lei?" e la risposta che credo di aver trovato è semplicissima...PASSIONE!
A volte una passione ci porta a fare cose davvero stravaganti  e bizzarre che addirittura fino a quel momento erano per noi impensabili come per l'appunto il cosplay

Più di una volta mi è successo di imbattermi in situazioni al limite tra il simpatico ed il ridicolo ma di certo sono riuscite a farmi strappare un sorriso ed una risata che nasceva dal profondo





(ecco a voi un piccolo esempio)

mentre altre volte ci si può trovare di fronte a vere e proprie opere che sembrano fatte da professionisti più che da appassionati e si rimane sempre più stupiti di quanto una passione possa far venir fuori da noi capacità che non credevamo di possedere. A volte queste capacità si potrebberoanche definire come una forma d'arte? è possibile parlare di una propria creazione come tale?
di seguito riporto alcune foto che mi hanno veramente stupito per quanto sono fedeli alla controparte originale




Dopo aver visto queste foto mi sono domandato anche dove fosse nato il Cosplay e cercando qua e la ho scoperto che il cosplay non ha avuto un "periodo in cui è nato" ma è stata una semplice evoluzione di quello che era da decenni, se non secoli, addietro una pratica orientale che consisteva nel travestirsi o meglio, nel rappresentare quelle che erano le loro leggende e le loro tradizioni.

 Questa pratica con il passare degli anni si è poi trasportata dalle leggende ai manga arrivando a toccare successivamente anime e videogiochi.


Tutto ciò si è poi espanso a macchia d'olio diventando sempre più presente tra gli appassionati di tali prodotti arrivando a toccare zone in tutto il mondo dal giappone agli stati uniti dalla cina alla stessa italia.


E proprio in italia si è arrivati ad avere un evento di portata nazionale che di anno in anno prende sempre più importanza che molti di voi sicuramente conosceranno, il Lucca Comics & Games dove si può ammirare ogni anno una sempre più ampia e variopinta utenza di cosplayer.



Sicuramente per chi ci è già stato sa di cosa sto parlando ma vi lascio con una domanda a cui io mi son già dato una risposta.....

Voi per la vostra passione arrivereste ad impersonare il vostro personaggio preferito?

 






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mercoledì 31 marzo 2010

Ouverture 2010



Ecco, lo sapevo... Tocca a me scrivere il primo post del blog -che poi è il suo biglietto da visita!
Tutte le speranze dei miei compagni dipendono da questa presentazione; il successo od il fallimento del progetto grava sulla mia tastiera; tutto si concretizza qui, oggi! Ogni cosa addossata alla mia capacità d'essere incisivo nell'incuriosire, catturare, intrattenere...
Forse la foto di una bella topa potrebbe aiutare!
Ad ogni modo, alla fine mi attende comunque la gloria dei campi elisi!
Cominciamo!

Carissimi, benvenuti!
Io sono il Duca Squall "Nukem" Von Rosemburg Carnby IV -ma voi potete chiamarmi Zuma il Possente. Il mio compito é farvi fare un piccolo giro turistico nel futuro di questo blog, incuriosirvi con occhiate veloci nell'iperuranio in cui risiedono ancora le idee che io e gli altri saggi e potenti demiurghi realizzeremo, dandone forma davanti ai vostri occhi con un semplice tiro di d20.

Voi obietterete: "Di siti che trattano di videogames e tutto ciò che vi nerda intorno ce ne sono milioni: cosa ha questo blog di diverso?"

Beh, lasciatemi anticipare che se il progetto decollerà quel tanto da far rientrare perlomeno il carrello, abbiamo in mente delle sorprese, chicche esclusive che vi manderanno il cervello sulle montagne russe. Non solo! Voi stessi sarete parte integrante di questo progetto e non dei semplici spettatori passivi; questo sito è stato pensato come un luogo in cui si può discutere insieme di videogiochi in totale libertà, dalla loro struttura tecnica a quella artistica, e la sua forza risiede proprio nella soggettività e l'identità di tutti.
Qui si possono fare domande filosofiche sui 16 colossi e dare la propria opinione sul significato ancestrale di un gioco.
Qui vige l'anarchia -sempre che si usi il buon senso!
Non ci interessa fare recensioni con dei voti cablati secondo un'unità di misura sconosciuta, poichè non c'è nessuno che sia un programmatore tanto abile da poterselo permettere.
Questo blog sarà l'approdo sicuro sul quale conoscere tanta gente con la quale fondare gruppi e clan per dei sani massacri a suon di Mana e raffiche di M4 in modalità multigiocatore, il punto di ritrovo fisso dove controllare orari e giochi con cui gli altri utenti si sfideranno on-line.
Sarà un sito in cui potrete riversare le vostre sensazioni in opere letterarie, prose e poesie; potrete comunicare i dolori spirituali dovuti dal veder la bella Meryl darsi all'abuso di steroidi fino a decantare le gioie che vi reca estrarre una lama del caos fumante di sangue dalla carcassa di un nemico.
Sarà un sito dove vaneggiare sulle direzioni in cui andranno i videogames, dal Natal fino alle periferiche Matrix.
...E sopratutto, sarà un sito dove chi farà della sterile console war, decreterà che un gioco è una merda prima del Day-One o senza averlo provato, o che giudica che un game fa cagare a motivo che ha una grafica che non è pompata all'inverosimile, riceverà un sonoro calcio in culo! Se fate parte di questa categoria, chiariamoci da subito: qui nessuno è pagato per farvi l'insegnante di sostegno!

In Poche parole sarà il sito che Voi tutti sognate da anni ma non avete ancora trovato! [NdAsmo]

Insomma, spero che questo incipit abbia stimolato la vostra curiosità e la vostra fantasia, perchè abbiamo bisogno di entrambe per la buona riuscita del Nostro blog.
Se invece non è stato di vostro gradimento, non vogliatecene; dateci un'altra possibilità e aspettate che gli altri colleghi dicano la propria! Non sarò il vostro articolista preferito, ma fa niente...
Stay Tuned...
Ad ogni modo, che rimaniate o no,
TheShowMustGoOn



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