
Che cos'è un videogioco? La domanda potrebbe sembrare cretina se non fosse per un game che ci ha sbattuto in faccia questo dilemma: Heavy Rain!
Poche balle: la creatura della quantic dream ha segnato -nel bene o nel male- una svolta epocale.
Se un tempo il free roaming -la libertà totale di muoverci dove ci pare in una città grande come New York all'interno di un gioco- ci causava una serie di orgasmi spontanei, ora ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di arbitrio che permette la manipolazione degli eventi narrati; ogni scelta porta ad una conseguenza, ogni conseguenza indirizzerà la trama del gioco verso differenti sviluppi, per dei veri e propri universi paralleli.
Ragazzi, non è poco! La totale libertà di muoversi all'interno della narrazione è sempre stato il limite di ogni opera videoludica -ed il punto di maggior forza di un GdR cartaceo diretto da un buon master.
Heavy Rain ha tentato di andare oltre questa restrizione naturale, e nonostante i confini materiali da "libro game" che sempre avrà (poichè ci porrà sempre un certo numero di opzioni di scelta già pre-programmate), ha portato novità nell'industria dei VG, dando origine a qualche cosa di tanto originale da essere definito "diverso".
Talemente diverso che la gente si è chiesta: ma è dunque un videogioco?
Così, ad onta di tutti gli articoli riguardo a HR che lo definiscono un non-gioco od un film interattivo, io mi sono dato delle risposte.
Penso che in un videogioco coesistano due forze: una narrativa ed una interattiva. Queste possono essere miscelate in maniera diversa in base alla tipologia di gioco, ma coesistono sempre. Ergo, secondo tale definizione, ogni videogioco potrebbe essere definito come un film interattivo! Se poi ripercorro con la memoria tutta la mia carriera da "Player 1 (insert coin)" vedo come, in principio, il videogioco era quasi unicamente interattivo e la storia faceva solo da contorno (salvo qualche eccezione), mentre oggi -grazie forse a mezzi più potenti- la narrazione acquista sempre più spazio ed ha l'arduo compito di appassionarci, invogliarci a risolvere i misteri posti per noi dai programmatori e non meno importante- ad emozionarci.
"Dannazione Zuma, allora... Per te, questo benedetto HR, è un gioco o no?"
Assolutamente sì! La differenza sta nel fatto che interazione e narrazione si fondono; scegliere una "strada" o un "approccio" durante le fasi di gameplay non è una novità di per sè, ma in questo caso, a causa di questa "fusion materia", questa si porta appresso anche tutta la storia. Heavy Rain è un videogioco perchè io non subisco passivamente degli eventi, ma sono colui che decide come e se affrontarli; io non subisco un'indagine, ma ne decreto il successo od il fallimento; il mio intuito e le mie capacità (non tanto quelle dell'avatar) mi permettono di cogliere o meno i particolari; la mia intelligenza è il principale mezzo con cui vaglio le mie opzioni di scelta, trascinandomi dietro anche gli errori -senza arrivare per forza al GAME OVER perchè sono uscito dai binari della sceneggiatura del gioco.
Questo è il compito di un videogome: renderci parte attiva della narrazione tramite l'interazione! Heavy Rain lo fa.
A volte viviamo una storia scritta per noi,
a volte noi facciamo quella storia come ci pare -muovendoci in un universo appositamente creato per noi.
E voi, cosa pensate che sia un viedogioco?
P.S. Mi è venuto in mente un VG che non era tale, un VG dove la parte interattiva era una seccatura inutile in mezzo ad una storia tutto sommato appasionante.
Chi di voi ha "giocato" a Dreamfall -sequel di The Longest Journey?
Continua...