
Serial Player è un sito interattivo, un luogo dove ogni vero gamer avrà sempre un posto...
Il fatto che voi utenti poteste collaborare attivamente in tante forme al nostro sito pensavo fosse un'idea che vi masturbasse il cervello fino all'orgasmo, spingesse la vostra mente al limite facendola decollare; sospinti in volo da tanto entusiasmo, credevo che la vostra fantasia avrebbe suggerito di fare cose originali, simpatiche... Ed invece no! La cosa più creativa che avete partorito è stato elaborare per noi delle recensioni amatoriali scritte!
Ora, detto così sembra che vi prenda per il culo... Ma in realtà appreziamo molto lo sbattimento di quelli che, tra voi, si impegnano ad arricchire il sito con delle recensioni disinteressate, senza voti pompati. Per esempio, non abbiamo problemi a dire che Final Fantasy XIII è un gioco di merda e di poterlo argomentare; e a dimostrazione di quanto veramente ci renda felici vedere quanto il vostro desiderio di collaborare con serial Player sia forte -al punto di trasmutarsi in azione concreta- ho deciso di stilarvi di seguito un piccolo manualetto del recensore.
Non si tratta di fornirvi uno schema scheletrico e rigido sul quale rimpolpare il vostro scritto, ma di alcune linee guida flessibili da usare come indicazione.
Ci sono però dei fondamentali da tenere sempre a mente... Nella fattispecie, due regole auree assolute:
1 La recensione deve essere quanto più possibile
oggettiva. Con oggettiva si intende essere coscienti della funzione della stessa: fornire
informazioni basate su
fatti in modo
chiaro,
esauriente (dove deve),
veritiero. Ciò non significa che essa debba apparire fredda ed impersonale -anzi! Date sfoggio alla vostra creatività, siate originali, osate (è quello che più di tutto mi piacerebbe vedere!)... ma tenete sempre a mente che ciò non deve pregiudicare in nessun modo l'oggettività della recensione!
Tenete a mente che chi legge il vostro scritto probabilmente non sa nulla del VG che recensite. Magari vuole valutarne l'acquisto. A costui interessano i fatti prima delle vostre opinioni -e forse, di quest'ultime, non gliene frega nulla... ma deve trovare ciò che cerca, ossia le informazione oggettive come descritto sopra.
2 Dovrebbe essere scontato, ma... la decisione di fare una recensione scritta dovrebbe essere presupposta da una buona conoscenza dell'
italiano scritto. L'uso corretto di grammatica corretta e punteggiatura non sono optional! Se avete piccoli problemi o dei dubbi, sappiate che Word, Open Office o qualsiasi altro writer, hanno dei correttori grammaticali che vi possono aiutare; vi fanno notare ripetizioni, errori di sintassi... Usatelo!
Questo punto 2 è importante! Anche se centraste la recensione come descrito nel punto 1, sappiate che da ora il modo in cui verrà scritta la recensione pregiudicherà la sua pubblicazione!
Può suonare antipatico, ma si tratta di unqa questione di rispetto verso il tempo degli admin che, pur di assecondare il vostro desiderio di vedere pubblicato il vostro lavoro, si sobbarcano il compito di correggere le vostre castronerie! Fateci più attenzione, ok? :)
Fatte queste due premesse, possiamo andare ad esaminare le varie macrosezioni che compongono ogni recensione. Siate intelligenti, però: ogni VG è diverso da un altro! Ergo, vanno sviscerati diversamente in base alla tipologia. Farò degli esempi in
rosso prendendo in esame alcuni videogame per farvi meglio cogliere queste differenze e come potrebbero essere trattate.
Introduzione
Su questa sezione non c'è molto da dire... L'intro è una piccola presentazione: potete fornire qualche informazione sulla SH che ha prodotto il VG, dire qualche cosina della trama... Certo è che un buon incipit cattura molto l'attenzione; qualche lettore potrebbe valutare da ciò se proseguire con la lettura della recensione o meno!
Trama (e Personaggi)
Importantissimo -quanto scontato: NON SPOILERARE!!! Trattare la trama di un gioco è sempre qualche cosa di molto delicato... Non sempre è facile trasmettere al lettore tutte le emozioni che la componente narrativa di un titolo è in grado di trasmettere scrivendo poche righe sulla sua apertura -specialmente per quei VG che hanno un inizio un po' lento!
A tal scopo può esservi d'aiuto leggere la breve presentazione scritta sul retro della confezione del game; essa rileva solo il minimo indispensabile sulla trama e è pensata proprio per incentivare all'acquisto un potenziale player -creando in lui curiosità e tentando di eccitarlo fino all'esclamazione di un: che figata!!
Natuaralmente, a noi non interessa fare della sterile pubblicità, trattando per intero la storia proposta dal nostro VG (compreso il suo corpo e la sua conclusione). Come fare? Dipende dal tipo di game!
Ad esempio, un gioco d'avventura ha degli elementi caratteristici ed universali propri del suo genere: esplorazione, enigmi, trabocchetti, viaggi da un punto all'altro del pianeta, cattivoni spietati e senza scrupoli, la topa, le esplosioni, i colpi di scena, le scazzottate, le sparatorie... esattamente come nella commedia italiana non può mancare la figa con le zinne di fuori! Ecco perchè per me Uncharted è un TPS e non un gioco di avventura! Essendo così decontestualizzato da quello che si proproneva, lo considero un gioco molto poco riuscito (al contrario del suo sequel -che possiede gli elementi sopracitati). Heavy Rain, invece, è un thriller e come tale ha dei connotati diversi... crea tensione, il "trhill" che ci si aspetta dal genere, e trasmette il tutto magnificamente grazie alla scelta di non costruire una sceneggiatura rigida, ma una storia che si evolvesse in base alle conseguenze dirette delle scelte del giocatore. Ricapitolando, chiedetevi se la trama è ben contestualizzata col gioco, col gameplay proposto dal gioco, ed inoltre dite se è ben fatta o meno, o se è intricata, semplice ma d'impatto o semplicemente banale e scontata.
Comparto tecnico: il gameplay.
Il gameplay è l'essenza del VG, e permette di identificare la sua tipologia ed etichettarlo in una categoria precisa. Non sempre ci sono dei confini così netti, è vero (troviamo spesso giochi ibridi con una fottuta componente RPG)... ma possiamo affermare che oggi come oggi le SH ci offrono ricette già sfornate, gameplay vecchi già belli e collaudati da milioni di prequel; ciò nonostante, può capitare la piacevole sorpresa di trovarci davanti, se non proprio ad una innovazione, perlomeno ad uno svecchiamento!
C'è anche da ricordare che il gameplay va a braccetto con un altro importantissimo concetto: la giocabilità! E' inutile avere un avatar che potenzialmente può fare mille cose quando per riuscire a fare anche la cosa più semplice ci sono dei comandi incasinatissimi! Oppure quando il nostro eroe può fare un numero esagerato di combo quando essenzialmente gliene serve una (quadrato-quadrato-triangolo! Figa!).
Ergo, argomentate: i comandi sono intuitivi, ben fatti, o eccessivamente compicati? E mi raccomando: un gameplay innovativo, o migliorato rispetto ad un precedente vale la pena di essere esaminato -altrimenti no!
Ad esempio, sarebbe inutile esaminare la componente "sparatorie" in un Uncharted, poichè si tratta dell'ormai classico sistema di coperture creato nei tempi antichi dalla Epic con Gears of War e che ora fa scuola! Come dire che in un FPS vedremo attraverso gli occhi di un omino che ha un braccio ingessato che mostrerà perennemente l'arma impugnata sul lato destro del nostro naso! Infine, fornite le vostre impressioi sul livello generale di difficoltà del gioco:
Troppo facile?
Impegnativo? (Un gioco può essere impgnativo a livello generale come solo in importanti boss battle.)
Oppure decisamente frustrante? (Un gioco che solo un appassionato del genere finirebbe)
Trattare del gameplay vuol dire anche trattare della sua varietà. Avere un gioco che non è ripetitivo e che offre tante sfide diverse e varie difficilmente annoia (sempre che sia fatto bene).
Grafica e Sonoro
Ci sono giochi per cui è difficile separare la grafica dal sonoro -solitamente quelli di stampo fantasy. Paesaggi incantevoli o creature bizzarre e gigantesche ci stupiscono a tal punto che le musiche che accompagnano quelle immagini si fondono con esse, amplificando le emozioni che produce.
Difficilmente riuscirei all'immagine di un colosso di SotC senza risentire la musica di sottofondo, nè tantomeno dimenticare tutte le sensazioni che mi provocava il disarmande silenzio della terra proibita, con i soli suoni degli zoccoli di Agro e qualche uccello. Diversamente è per HR: la soundtrack mi pare completamente slegata dalle immagini... le ricollego più a tutte le sensazioni interiori dei vari personaggi, più che ad un paesaggio od una creatura in particolare. Ci sono giochi per cui la grafica ha un ruolo importante:
avere dei personaggi che siano molto espressivi è dannatamente fondamentale per un sopracitato Heavy Rain! Per il resto si tratta di notare la cura tecnica con cui è stato fatto un gioco, dai modelli poligonali (di protagonisti e antagonisti\nemici) alle texture, dalle ambientazioni ai piccoli dettagli.
E' interessante notare come alcuni giochi risolvano il problema di un budget o di un hardware limitato con espedienti intelligenti e ben riusciti!
A volte creando "stili" alternativi, come quello cartoonistico di broken sword 1 e 2. (Lessi anche che metro 2033 è un gioco fatto con basso budget... Ma non avendolo mai provato non so dirvi)
Il comparto sonoro comprende il doppiaggio del gioco, le musiche e gli effetti sonori. Iniziano a diventare sempre di più i VG con soundtrack alle quali hanno partecipato grandi compositori
(come il premio oscar Zimmer per MW2) e ciò sottolinea quanto si investa per certi giochi e quant importanza venga data a delle musiche che siano coinvolgenti ed evocative. Sono brani che rimarranno indimenticabili nella storia
(come Snake Eater) o sono dimenticabili?
Longevità e rigiocabilità
La longevità è positiva solo in funzione alla varietà di cose che il gioco ci permette di fare ed al suo gameplay! Su questo punto non si discute!
Da quando ho giocato a FF XIII non accetto alcuna critica su questo fatto oggettivo, assoluto e universale! Per un gioco come Final Fantasy 13 la longevità sarebbe positiva solo nel caso in cui al giocatore piaccia c0sì tanto il suo (discutibile) sistema di combattimento da morirci dietro... perchè per 40 ore (oquellechesono) non dovrà fare nient'altro! C'è un punto, però, che non sviluppate mai: la rigiocabilità! Cosa vuol dire che un gioco è rigiocabile? Significa che permette di riaffrontare l'avventura una seconda od una terza volta in maniera diversa dalla prima, grazie ad una varieta di approcci differente, l'uso di bonus sbloccabili una volta terminato il gioco, extra interattivi sbloccabili.
Ad esempio, ricordo con piacere che un resident evil 2 era un gioco rigiocabilissimo: non solo perchè la storia principale aveva 4 dipanazioni diverse, ma anche per il fatto che la valutazione finale con cui finivi il gioco sbloccava delle "sfide" da affrontare con diversi personaggi! Un Heavy Rain perde tutto il suo fascino, una volta concluso! Nonostante la rigiocabilità per vedere percorsi e finali alternativi risulta a lungo andare noioso (soprattutto per i passaggi obbligatori da rifare ogni volta). Multiplayer
Ultimamente tutti i giochi si ostinano ad inserire un comparto multigiocatore che poco ci azzecca con la natura del VG (diventano solo una rissa da bar dove si sfrutta il comparto più violento del gameplay). Certi giochi sono stati concepiti come single player e tali devrebbero rimanere... Ci sono però dei casi in cui il multi è ben congeniato, e -anche se all'apparenza ci sembrava non potesse essere molto contestualizzato- viene fatto in maniera pregievole. Trattare le varie modalità che si possono affrontare con altri giocatori del pianeta, in modalità cooperative o competitiva, diventa un argomento interessante. Naturalmente, server prmettendo!
Conclusione
Qua dovete dire in definitiva se tutti gli elementi sopracitati si amalgamano bene, tirando fuori un buon prodotto. Mettete anche qualche consoderazione prsonale!
Il manualetto è finito: ci sono cose aggiungereste\togliereste? Scrivete i vostri commenti qui sotto e perfezioniamolo insieme!
Orignal From:
Manualetto (!) del recensore
Continua...