
Benvenuti di nuovo! Oggi non esamineremo nessua una storia, nè vedremola caratterizzazione psicologica\morale di un personaggio, e tantomeno quali sono le regole per la riuscita di una scena chiave... Oggi impareremo a scivere una storia, dal primo mattoncino!
Una buona storia segue la strutturata in tre atti (inizio, centro e fine). Il primo ed il terzo hanno una durata media di trenta pagine, il secondo di almeno il doppio. Importantissimo è mettere nella storia due o tre punti di svolta (qualsiasi cosa voglia dire). Questo è tutto ciò che vi serve sapere. Buon lavoro!
Naturalmente, il corso non finisce qui... La mia era solo una presa per il culo verso coloro che credono davvero che la struttura in tre atti abbia una validità pratica. Questo corso prevede la descrizione minuziosa dei 22 passi che strutturano un buono script, ma badate bene: come ogni cosa, le nozioni teoriche rimangono sterili parole vuote senza un'oppotuno esercizio di sperimentazione! Per questa ragione, aspettatevi i compitini a casa! :D
Let's go!
Sapete chi è Michael Crichton? Certo che no! Eppure coscete sicuramente molto bene una delle sue opere più famose, messa in scena da Spielberg in persona!
Ebbene, quest'individuo -un romanziere- non ha ideato nè personaggi di particolare spessore e umanità, nè elaborato storie definibili con l'appellativo di "brillanti"... ma è di certo uno dei più grandi creatori di premesse drammaturgiche che Hollywood abbia mai prodotto!
E che cazzo vuol dire? Parla più terra terra, frade'!
Vuol dire che era abile a creare degli high concept, ovvero delle premesse fighe ed accattivanti sulle quali poter sviluppare una storia in grado di incuriosire un vasto pubblico. Un esempio? Pensate: cosa accadrebbe se predessimo i due pesi massimi dell'evoluzione -i dinosauri e gli uomini- e li costringessimo a battersi sullo stesso ring fino all'ultimo sangue? (questa domanda si chiama principio progettuale -lo vedremo in seguito) So che già avete intuito di quale opera parlo! Ebbene sì, da questa semplice domanda che un bel giorno balenò nella testa di Crichton venne concepito e sviluppato il suo Jurassik Park! Certo, se volete sostituire Crichton con Capcom lo potete fare. a patto che poi diceste Dino Crisis... perchè una premessa drammaturgica è uno zigote ricco di potenziale, una larva che può trasformarsi in migliaia di cose diverse... Ma procediamo con ordine!
Definiamo la premessa drammaturgica: essa è la vostra storia condensata in un'unica frase (l'idea di base); è una combo semplice di trama+personaggio, costituita da un evento che dà l'avvio all'azione, da una descrizione sommaria del protagonista e dell'esito della storia.
Dato che probabilmente non avete capito ancora una cippa, vi faccio alcuni esempi.
- Il padrino -Il figlio minore di una famiglia mafiosa si vendica di coloro che hanno sparato a suo padre e diventa il nuovo padrino.
- Guerre stellari -Una principessa è in pericolo di vita, ed un giovane si serve delle proprie abilità di guerriero per salvarla e sconfiggere le forze del male (rappresentate dall'impero galattico).
- Heavy Rain -Un padre supera le prove del un serial killer che ha rapito suo figlio per dimostargli quanto in là si spingerebbe per amore ed ottenere gli indizi necessari per salvarlo.
Sono diversi i modi per cominciare un processo di scrittura, ma la maggior parte ha come origine la premessa drammaturgica; ergo, è fondamentale che sia dannatamente buona. Tenete a mente che da essa deriva tutto il resto: personaggi, tema, simboli, trama... Se la vostra premessa è debole, anche la vostra storia uscirà debole. Anche se potreste essere in grado di scrivere dialoghi bellissimi ed inventare personaggi ricchi di carisma, non ci sarebbe comunque nulla da fare per salvala. La premessa drammaturgica è come le fondamenta di un palazzo: se queste sono instabili non è con i lavori ai piani superiori che risolverete il problema. Quello che scrivete è ben più importante di come lo scrivete -concetto facile da capire se pensate a delle satamyate... Gergo pulito, forbito e ricercato quanto volete, ma sempre delle puttanate atomiche rimangono! Quindi, scegliete bene l'idea che volete sviluppare, perchè -inevitabilmente- ne scarterete (momentaneamente) molte altre per dedicarvi interamente a quella per il tempo che occorrerà per svilupparla.
Ricordate: nove scrittori su dieci falliscono da -subito- proprio nella premessa drammaturgica! Vuoi perchè molti non sono in grado di svillupare la loro idea di base (tirandone fuori la vena aurifera), vuoi perchè non sanno essere orginali o tentano di emulare qualcun altro, vuoi perchè non capiscono l'importanza di vedere già da subito la storia nella sua interezza -percependo le varie forme che essa potrebbe assumere prima ancora che venga scritta; ed è proprio per questa ragione che, una volta trovata la giusta premessa, è importante che vi prediate il tempo necessario per metterla alla prova (evitando di intercorrere nell'errore del principiante che, trovata la giusta premessa, si precipita subito nella stesura delle due o tre scene fighe che gli sono venute in mente e poi si ritrova in un vicolo cieco). Occorrono settimane per valutare il quadro di inisime della vostra premessa e determinarne forme e sviluppi... è il momento di verifica del vostro progetto narrativo, ed il più sperimentale. Siate felssibili ed aperti ad ogni eventualità, sondate bene il terreno e distinguete tra le varie possibilità quelle che funzionano da quelle che inefficaci e destinate a fallire.
Ma dopo tutto questo popò di bella teoria, io come diavolo faccio a scrivere una premessa drammaturgica vincente? Non so da dove cominciare!
Per questo è giunto il momento di sbatterci un po' di degli esercizi pratici! Volete scrivere una storia figa? Ho solo un consiglio da darvi: scrivete qualche cosa che possa "cambiare la vita"! Clichè, ovvio, ma pure il suggerimento più prezioso che si possa dare ad uno scrittore (non si può sbagliare seguendolo). La ragione è presto detta: se una storia è importante per voi, potrebbe esserlo per molte altre persone... In più risulterebbe più personale, forse pure più originale.
Per farlo dovete "guardarvi dentro" e raccogliere il maggior numero di informazioni su voi stessi, porle davanti a voi -ad una certa distanza- ed esaminarle. Clichè numero 2, ma non occorrono ne radiografie o gastrointeroscopie... Basta che facciate questi due utili esercizi!
1. Stilare una lista di desideri con tutto ciò che vorreste vedere al cinema, in un libro, in un fumetto, in un VG... Ogni cosa che sia lo specchio dei vostri interessi! Potrebbe essere un personaggio che avete immaginato, un dialogo a cui avevate pensato, un bel colpo di scena, ecc.. Potreste anche elencare gli argomenti che più vi interessano od i generi narrativi che più vi piacciono! L'importante è che facciate tutto liberamente, buttando qualsiasi cosa vi passi per la testa; senza alcun freno, senza buttare via nulla e senza cercare di dare forzatamente un ordine ai vostri pensieri. Non scartate nemmeno la puttanata, perchè quella potrebbe essere il gancio dell'idea vincente!
2. Adesso compilate una serie di premesse drammaturgiche... Cinque, dieci, cinquanta -quante ne riuscite! Anche in questo caso, annotate ogni cosa che vi viene in mente senza tralasciare nulla, evitando di auto-giudicarvi\castrarvi subito. L'unica cosa fondamentale di cui dovete preoccuparvi è esprimere la premessa in una sola frase (in modo da costringervi a scrivere con estrema chiarezza).
Finito? Ora fate 1.+2.. Nel senso: confrontate le due liste. Congratulazioni, vi siete visti dento! La vostra mente si è aperta (COMBO CliChè!). Sul serio! Guardate: non notate che ci sono degli elementi che tendono a ripetersi? Alcuni personaggi o tipologie di personaggio, una voce che emerge tra i dialoghi, uno o più generi narrativi che ritirnano, od un tema, un argomento, un periodo storico... Questi siete voi, quello che vi piace e la vostra visione (schematica) del mondo. Quello che vi identifica come scrittori e forse anche come esseri umani.
Forse non c'è nulla che cambierà la vita (cosa del resto impossibile), ma di sicuro ci siete tutti voi stessi!
Per ora chiudo qui la prima parte sulla premessa drammaturgica, in modo tale che abbiate modo di digerire queste informazioni e cimentarvi nella stesura delle liste.
Nella prossima puntata vedremo come valutare le diverse possibilità, (2) individuare i problemi e le sfide narrative, (3) il principio progettuale ed (4) il personaggio più importante, (5)determinare il conflitto centrale, (6) la catena causa-effetto, (7) l'arco di trasformazione del protagonista e (8) la sua scelta morale.
Orignal From: Anatomia di una sceneggiatura - Premessa drammaturgica 1
Continua...