domenica 27 marzo 2011

Dimmi che gioco fai...

... e ti dirò che Serial Player sei! Ergo, conosci te stesso.

Questo articolo è un invito all'auto-analisi che volevo fare da tempo e... No, fermi! Ma perchè scappate, la parola "auto-analisi" vi spaventa così tanto??? Su, quel che segue è meno terribile e didattico di quanto possa sembrare! Potrebbe pure risultare divertente (forse).

Insomma, dopo l'ennesima discussione avuta con Reycom su un titolo che gli ha fatto avere 3 orgasmi spontanei solo con la demo e dopo averlo ancora una volta disgustato col mio assoluto disinteresse del titolo in questione (sto parlando di giochi del calibro di BulletStorm o di old-school quali Hard Corps), penso di avere la spinta adrenalinica necessaria per poter poter scrivere questo articolo in pochi minuti... Tanto per non dovermi più ripetere con lui una volta per tutte!

 

 

Foto mentale della scena immaginata da Show in questo istante (screenshot by Virgil):



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si dice che il mondo è bello perchè è vario... e, per molti versi, sono d'accordo -anche se, alla fin fine, preferisco vederla in maniera più umanistica e dire che "la diversità ci arricchisce". Reputo che il trovarsi davanti una persona aperta al dialogo con un pensiero diverso dal proprio (accompagnato da delle sane e doverose argomentazioni a favore della propria tesi) sia un'occasione di crescita reciproca più preziosa rispetto ad un confronto con chi la vede come noi,la quale ci porta -con la dovuta umità- al potenziamento della nostra idea od al suo mutamento.

Certo, bisogna essere in grado di cogliere la differenza tra "fatto" ed "opinione" -dato che qualcuno, ad età avanzata, fa ancora un po' di difficoltà in proposito- ma siamo comunque concordi del "fatto" che per le "opinioni" non c'è  torto o ragione; conclusione: è questione di gusti.

Per questo c'è chi ama i dolci di frutta e chi alla crema, esistono diversi modelli e tipi di scarpe (di merdaaaa) e c'è sempre chi reputerà strafiga la tipa che per noi è un cesso inguardabile. Ed è pure il motivo per cui esistono molti generi di videogiochi!

Penso che sia importante che ognuno sappia che tipo di videogiocatore sia quando si trova a dover valutare se spendere 60\70€ per un titolo del quale si è guardato qualche trailer, un video di gameplay o, al massimo, testato la demo.

Comincio io? Be', io amo tutti quei VG aventi una bella trama di fondo. Lo sapete come la penso, oramai: l'elemento narrativo è ciò che conferisce un'identità artistica al titolo, inserendogli l'elemento emotivo che io desidero e pretendo. Se volete, potete dire che sono un drogato di emozioni... e mi andrebbe anche bene! Però sono sempre le emozioni, belle o brutte che siano, ciò che ci fan sentire vivi!  Ed è per questo che i miei interessi spaziano anche su altre forme d'arte come i libri, i fumetti, il cinema (così come quelli di molti di voi, a giudicare dalle costole nate da Serial Player, Serial Anime e Serial Movie, volute e gestite da voi utenti). Posso quindi concludere che se un VG non ha trama (vedi un Super Mario) oppure ha una sceneggiatura molto trash e senza pretese degna delle ultime valanghe di spazzatura prodotte da Hollywood (come mi appariva BulletStorm dalla demo), difficilmente li prendo in considerazione.

Qualcuno di voi mi obietterà: ....

Finto Nerd a me??? Vi sbagliate di grosso! Io adoro i VG per la loro componente interattiva, ma (pure qui c'è un grosso ma)... io voglio che abbiano una buona componente celebrale. Mi spiego meglio... A me non interessa e non piace spendere le ore ad allenarmi a diventare il Mozart virtuosista del pad (perchè se proprio devo "allenarmi", preferisco rimprendermi l'Hanon in mano e ricominciare a suonare il pianoforte piuttosto che treccani di combo), quanto -invece- di venire messo alla prova in situazioni che richiedano cervello: l'ampio spettro di possibilità strategiche per affrontare una situazione in modo ragionato e rivoltarla a mio favore, la coordinazione di un'azione cooperativa che riesce alla perfezione, enigmi bei congegnati (non-a-prova-di-idiota), scelte morali che modificano il corso della storia che stiamo vivendo, e via dicendo. Insomma, non sono quasi per nulla per i giochi puramente ludici... ed in base alla conoscenza che ho di me stesso valuto dai piccoli indizi di un trailer o di un video di gameplay se un gioco può interessarmi o meno.

A mo' di come succede in molti giochi multiplayer, conoscendoci meglio come videogiocatori potremmo pure darci un soprannome, una targhetta, un nome di guerra pubblico... Forse il mio potrebbe essere Giocatore Celebrale o quello che a voi può sembrare più azzeccato dalla mia descrizione qui sopra.

Per esempio, a me ne verrebbero di perfetti per alcuni di voi!

DarkSephiroth: ThePlatinator

SquallStrife: DarkSephirotEmulator

Reycom: No che non lo prendo quel fottuto gioco ignorante!!! :D

P.S. Ovviamente nella mia collezione c'è qualche piccola eccezione (causa morosa) o apparente controsenso a quanto sopra!

Orignal From: Dimmi che gioco fai...

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