Dal semplice OXO al multiforme Magnovax Odyssey.
Il contenuto del seguente articolo è volto a narrare le primissime fasi della vita dei videogames, quando questi rispecchiavano ancora idee o erano ancora embrioni. Mi pongo ,quindi, l'obbiettivo di narrare quelle che ,in latino, sarebbero descritte come "Origines", ovvero le origini di tutto il fenomeno videoludico. In questo caso non potrò svolgere un lavoro libero come quello della scorso articolo ,attingendo come unica fonte alle mie esperienze, ma seguendo ,anche, un principio molto importante della storiografia moderna: attingere a documenti e basarmi sul confronto delle fonti al fine di ricavare una visione complessiva, che tenga conto delle variabili e degli avvenimenti fondamentali (Aiutato dal mio mentore : mio cugino). Fatta questa premessa doverosa, mi accingo nel comporre un altro capitolo della Videogame History cercando di mantenere immutato lo stile che ha riscontrato molto successo nella precedente puntata.
Lo storico romano Tito Livio (59 A.c - 17 A.c) compose un'opera chiamata "Ab Urbe Condita" (Dalla Fondazione della Città) nella quale esponeva la storia di Roma dalle origini cioè dalla famosa ed epica storia della fondazione di quella che sarebbe diventata la "Caput Mundi" sino all'epoca nella quale lui scriveva.
Al giorno d'oggi , anche nel mondo videoludico, sarebbe interessante fissare una data anche di livello convenzionale per definire a quanto tempo fa risalga la nascita del nostro passatempo preferito ma anche conoscere gli avvenimenti che hanno portato al suo stesso sviluppo.
Convenzionalmente, fisseremo questa data per noi fondamentale al 1952 ,quando, lo studente Alexander S. Douglas sperimentò all'interno della sua tesi di laurea, incentrata sul rapporto uomo computer, il primo primordiale tentativo di videogame.
Douglas compose infatti il codice che portò alla nascita di OXO ovvero l'equivalente del nostro Tris.
Tutto si basava su una tecnologia che ora ci parrebbe anti-diluviana : i computer EDSAC ,un tubo catodico al fosforo dove veniva trasmesso l'output e infine un vecchio selettore a disco del telefono per dichiarare la propria mossa. Nonostante la scoperta di Douglas non sia mai stata commercializzata anche a causa del fatto che EDSAC era uno dei primi supercomputer esistenti al mondo e solo gli studenti universitari potevano usufruire di quella tecnologia ,sicuramente , questo segnò una svolta veramente epocale nel rapporto uomo computer.
Il passo successivo, nell'evoluzione video-ludica, fu segnato da un avvenimento decisamente particolare.
Durante il 1958 William Higinbotham lavorava presso il Brookhaven National Laboratory, un laboratorio di ricerca nucleare, e aveva notato che i propri studenti assistevano in modo svogliato alle sue lezioni .Così ebbe un'idea tra le più stravaganti che gli insegnati potrebbero mai avere : prese un oscillo-scopio( apparecchio utilizzato per misurare l'andamento temporale dei segnali elettrici) e diede vita, con l'ausilio di altri strumenti, a Tennis For Two, un antenato di Pong esposto ancor oggi all'interno dell'istituto di ricerca.
Il campo di gioco era ,a differenza di Pong, visto lateralmente e non dall'alto.
I giocatori dovevano utilizzare appositi controlli che permettevano loro di spostarsi , di colpire la virtuale pallina e di resettare tutto alla situazione iniziale, quando questa abbandonava il campo visivo del videogiocatore.
Gli algoritmi usati da Douglas per simulare la fisica della pallina erano davvero ottimi per il tempo e ,mai , ci si sarebbe potuti aspettare una tale precisione.
Precisiamo comunque che il sistema aveva una complessità non indifferente.
Inutile dire che l'invenzione destò molto successo, tanto che il museo si riempì continuamente per le persone che volevano provare il nuovo gingillo elettronico videoludico.
Dopo questo periodo iniziale nel quale lo sviluppo dei videogame era un avvenimento sporadico seguì un periodo molto importante nel quale la creazione e la programmazione erano divenuti un hobby vero e proprio di moltissimi studenti americani.
Durante gli anni 60 infatti presso il MIT (Massachusset Institute for Tecnology) degli autentici geni, guidati da Steve Russel , crearono "Spacewar!" sulla rivoluzionaria macchina chiamata DEC PDP-1 (computer dell'epoca).
Spacewar viene considerato uno dei primi videogame ad aver avuto un'effettiva influenza sul mondo del videogaming, in particolare di quello su Pc, e successivamente venne istallato su tutti i computer di quella tipologia.
Sostanzialmente il gioco era solo per due giocatori che dovevano distruggersi evitando l'ostacolo di un di un buco nero che fungeva da centro gravitazionale dell'area di gioco.
Arriviamo quindi alla nascita della prima console.
Dopo millenni trascorsi dall'umana gente in assenza del lume della "ragione" Ralph Baer e il collega Bill Harrison crearono la Brown Box, evolutasi ,poi ,nel Magnovax Odyssey : la prima console destinata al grande pubblico.
Andiamo con ordine. Baer, inizialmente, creò un semplice videogioco per 2 giocatori visualizzabile sulla televisione di casa chiamato Chase, successivamente, subentrò anche Harrison e alla fine del 1968 era, già, pronto un prototipo, che poteva utilizzare come periferica una light gun (la prima light gun della storia) e due pad. Il parco titoli comprendeva titoli molto simili a quelli che oggi potremmo trovare su Wii sport: erano presenti "solamente", titoli di sport e uno di tiro al bersaglio.
Grazie alla propria abilità Baer riuscì a far mettere in commercio la propria console dalla Sanders e vendette ben 250000 console. Uno storico traguardo per qualcosa di sconosciuto!
Volete sapere il costo? Diciamo che ve la sareste cavata con circa 100$.
Il Magnovax continuò ad essere sul mercato fino al 1975 e sbarcò perfino sul suolo europeo(1974) acquisendo discreto successo. Il supporto di memorizzazione era costituito da apposite cartucce e quindi il sistema non era propriamente dotato di CPU.
Successivamente il Magnovax si è evoluto in altre forme a partire dal 200 fino ad arrivare al 2100 non tratteremo questa parte perché comunque si rischierebbe di scadere nel noioso e nel ridicolo.
Dopo il Magnovax nacque PONG di Atari… ma questa è un'altra storia.
Soffermiamoci ,comunque, su questi primi anni di vita dei videogame e traiamone alcune riflessioni.
Innanzitutto precisiamo e osserviamo come il videogame in sé non sia nato inizialmente da un'esigenza prettamente economica bensì da qualcosa di più astratto come il rapporto tra essere umano e macchina qualcosa che mescola filosofia, sociologia ed altre branche umanistiche e scientifiche.
In secondo luogo dobbiamo notare come l'aspetto (video)ludico sia entrato di peso solo grazie al professor Higinbotham che cercò di insegnare ai propri studenti la fisica cercando di mantenere un aspetto pedagogico
e, infine, il senso del guadagno e del divertimento sia stato introdotto attraverso il Magnovax , che ha fatto sì che il videogame non fosse più limitato a una ristretta cerchia di studenti, bensì, si dovesse aprire all'universo delle famiglie.
Storia difficile interessante quella della preistoria videoludica, anche se non dobbiamo dimenticare ,che se non si fosse partiti da qui forse oggi staremmo ancora giocando a subbuteo o a tirare sassi nello stagno.
Videogame, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita iniziale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieto e pensoso, il limitare
Di gioventù salivi?
Grazie dell'attenzione alla prossima puntata.
Orignal From: Videogame history : Ab Urbe Condita
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