martedì 12 luglio 2011

Bioshock: Infinite promette bene !

Anche se siamo un paio di giorni in ritardo rispetto agli altri osservatori del settore, vogliamo lo stesso sottoporvi questo non interessante, ma interessssantissssssimo video che ci mostra per intero la demo E3 di Bioshock: Infinite, capolavoro annunciato di Irrational Games.

Nel video (composto da sole immagini in-game, niente CG o altri trucchetti da quattro soldi) possiamo ammirare la mano di Levine, che per la seconda volta torna a dirigere un capitolo di questa serie, dopo il fortunatissimo (meritatamente) successo del primo Bioshock; si nota infatti che anche se il contesto è cambiato drasticamente, trasferendoci agli antipodi dei fondali di Rapture, il feeling che ritroviamo a Columbia ci pare più che familiare, pur non "annoiando" con quella sensazione di "già visto".

Kevin Levine è da sempre alla ricerca della perfezione nel gameplay, e la sua mentalità è sempre stata semplice ma efficace; sintetizzando il Levine pensiero ne viene fuori che lui apprezza e sviluppa solo quelle innovazioni che realmente offrono un ritorno concreto al giocatore, aiutandolo ad esempio nel gameplay, o magari approfondendo il coinvolgimento nella trama (fiore all'occhiello di tutta la serie). Questo modo di approcciarsi allo sviluppo rende particolarmente user-friendly (almeno per chi ha una buona base di VG alle spalle) l'universo che avvolge ogni capitolo di Bioshock, aiutando la serie a diventare quello che oggi è; apprezzatissima in ogni angolo del globo e super attesa adesso che abbiamo per le mani qualcosa di concreto.

Nel video che segue possiamo ammirare una piccola parte esplorativa in cui noi, Booker Dewitt, in compagnia della bella Elizabeth dovremmo tentare di abbandonare la città volante. Sarà proprio questo l'obiettivo principale di tutta la campagna, in quanto noi (detective privato arrivato "dalla terra") saremo inviati a Columbia per liberare e portare con noi questa ragazza dotata di misteriosi poteri. E saranno lei e i suoi poteri ad aiutarci per tutto il corso dell'avventura, in un crescendo di complicità e collaborazione che dovrebbe, almeno teoricamente, coronare in una grande fuga. Sicuramente già avrete avuto modo di conoscere parte di queste potenzialità di Elizabeth nei video che stanno girando da mesi ormai, come quella di materializzare degli oggetti (grandi o piccoli, non c'è differenza) su nostra richiesta, oppure di poterci curare ripristinando parte della nostra energia vitale; ma quello che si nota nel corso di questo video è alquanto interessante. A circa metà vediamo Elizabeth, volenterosa di salvare un cavallo ferito, aprire un "portale" verso un'altra dimensione con la sola forza della mente, trasferendo magicamente i due nel bel centro di una città metropolitana moderna di fronte ad un cinema (vi consiglio di notare che film proiettano in quel momento), in un contesto ed un'epoca completamente fuori dai canoni di Columbia. Sicuramente queste potenzialità della ragazza entreranno di peso nello svolgimento della storia, e chissà dove e in che epoche ci ritroveremo a girovagare.

Il video prosegue poi con un acceso scontro con il Vox Populi, cricca di malintenzionati volenterosi a bloccarci in ogni modo; è qui che fa la sua comparsa la linea di binari aerei che dovremo sfruttare per spostarci agilmente da un punto all'altro dello skyline di Columbia. Appena ci sembra di essere riusciti a raddrizzare la situazione, ecco che di colpo tutto precipita con l'arrivo del nemico numero uno di Booker, nonchè carceriere di Elizabeth, il SongBird, nuova incarnazione dello spirito dei Big Daddy che abbiamo già avuto modo di conoscere in passato.

Che dire, le premesse per un ottimo titolo ci sono tutte, sembrerebbe proprio che Levine voglia riportare l'entusiasmo del suo pubblico ai livelli del primo Bioshock, e parrebbe che ci stia riuscendo. L'hype in giro per la rete è spasmodico, valanghe di nerd all'unisono si stracciano pubblicamente le vesti in segno di riconoscenza verso il genio di Mr. Levine, meritevole di aver portato un pochino di saggezza nello sviluppare i giochi, magari anche a scapito del mero incasso.

Ora resta solo da farsi forza e resistere, i mesi che ci separano da questo Bioshock: Infinite sono ancora un pò, e se non vogliamo schiattare di hype sarebbe meglio rilassarsi godendosi quanto di buono ci hanno fatto vedere fino ad oggi. Chiaramente d1 assicurato per l'erede del mio personalissimo Game of the Gen.

 

Orignal From: Bioshock: Infinite promette bene !

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